Neuro Style #1, 1997

Cosa ti ispira, quando inizi a lavorare su un nuovo album, da dove vengono questi toni patetici in combinazione con lo stato d'animo senza vita pubblicato?
L'ispirazione viene direttamente dalla mia vita. Tutte le canzoni, versi e musica mi sono dettati dalla mia vita, che è, sfortunatamente, non solo noiosa, ma anche di volta in volta semplicemente terribile! La stessa cosa per Emilia. Quindi la nostra fonte di ispirazione e impressioni è eterna e dannatamente inesauribile!

Non siete molto prolifici in confronto ad altri gruppi. Qual è la ragione?
Non mi piace occuparmi di questo. E' molto meglio fare ciò che richiede la mia anima. Non credi? I KIRLIAN CAMERA sono davvero aperti e collettivamente liberi, e i nostri ascoltatori lo sanno: una canzone che viene direttamente dal cuore è meglio di un intero album di cose idiota. Certamente, molte etichette preferiscono avere più album per la vendita, ma noi no. Alcuni album pubblicati nel 1993-1994 dalla Discordia, attualmente consistono di materiale non pubblicato. Per esempio, il CD "Erinnerung", un piccolo album che ha preceduto il doppio CD "Solaris - The Last Corridor" che è uscito all'inizio del 1995. Come puoi vedere, non ci riposiamo. Sì, "Solaris"... L'album, che è stato scritto in uno stato di profondo e continuo stress. Di nuovo, a volte la durata della nostra presenza in studio era di pochi minuti, e "Solaris" divenne un terribile sogno continuo perché il nostro stato era duro da definirsi - avevamo bisogno di lunghi ritardi solo per attendere la continuazione. Ogni operazione è una varietà di una pessima e sfavorevole introspezione. Sfortunatamente.

Qual è la canzone preferita del tuo repertorio?
Una domanda interessante... Forse "Heldenplatz". Mi piace parlare dei miei temi preferiti, che trovano riflesso nelle canzoni - amore, disperazione e declino. "Heldenplatz", composta da me nel 1984 e registrata nel 1986/87, interpreta bene questi temi e suoni tuttora nella mia testa. O la canzone "Fur Immer" (dall'album "Solaris")... In generale, mi piacciono molte nostre canzoni, specialmente dell'ultimo periodo (dal 1991 al presente).

Parliamo di "Solaris", che hai appena menzionato. Cosa volevi esprimere con quest'album? In cosa differisce dal precedente?
Abbiamo lavorato su di esso dal 1991 all'estate del 1995. La prima stampa era su un doppio CD: il primo disco era l'album stesso, e il secondo conteneva bonus-track, non di facile ascolto: minimali, morbide, fredde, senza alcuna speranza di una luce alla fine del tunnel. La traccia finale "Life Functions Critical", composizione ultra-minimale scritta nel 1992/93... Era il tempo dell'apice dei pensieri radicali, e molti artisti moderni difendevano l'innaturalezza che ancora continua in questo modo. La parte principale dell'album è anche difficile, sembra essere lontana dalla musica di intrattenimento: vedo grigi paesaggi in un'atmosfera allucinata occupata dai fantasmi... A volte la musica è dissolta in silenzio - ma non è un silenzio mistico! Il sentimento di paura e debolezza. Come al solito, alcune canzoni sono relative al romanticismo e alla decadenza, ma dietro tutto puoi sentire il dolore celato, come una profonda ferita dentro un organismo. "Solaris" era per me il bordo finale, è stato scritto nel periodo peggiore della mia vita, e quei momenti vivono ancora nella mia coscienza. Considero "Solaris" come il nostro disco più importante, apre i lati più bui delle nostre menti. Non lo so, se era piacevole per gli ascoltatori, ma sarebbe desiderabile sperarlo..

Come valuti un album degli Ordo Ecclesiae Mortis alla luce di oggi?
- Ordo Ecclesiae Mortis - abbiamo lavorato sotto questo nome nel 1984-1988. In quel periodo avevamo un contratto con la Virgin Records, la grande compagnia americana, che voleva i Kirlian Camera come il "loro" gruppo orientato sulla musica pop, come, ad esempio, i Roxy Music. Ad essere sinceri, dagli esordi il nostro gruppo ha suonato canzoni pop, ma già allora mi piaceva scrivere altro, musica più seria. In Italia non c'erano persone interessate a pubblicare i nostri dischi, e non avevamo una nostra etichetta. Oggi è diventato possibile con l'aiuto di Discorsia, e ne sono molto contento, perché a dispetto del fatto che la musica degli O.E.M. è leggermente obsoleta per i dieci anni passati, è ancora interessante per me. Queste canzoni, un misto della musica elettronica degli anni '80, chitarre, motivi scuri ed epici, erano molto inusuali a quei tempi.

I Kirlian Camera sono un gruppo più da studio?
Molti anni fa eravamo solo un gruppo da studio, e adesso, nel mezzo dei '90, scopriamo i vantaggi delle apparizioni live. Non mi piacciono i concerti - questo è insolito e davvero difficile per me, ma il nostro pubblico mi dà la forza per continuare. Al contrario, Emilia trova i concerti molto piacevoli e divertenti. Così oggi siamo un gruppo ugualmente da studio e live. A proposito, il nostro tour in Germania del 1994 ha permesso agli ascoltatori di stimare le nostre possibilità live - una parte del programma è stata pubblicata sul CD "Elysian Fields".

E che obiettivo hai con questo tour?
Quello più rimarcabile è che abbiamo accontentato i nostri ammiratori e incontrato molti nostri amici. Ai concerti ci piace creare un'atmosfera di conflitto di vita e di morte, per mostrare che non c'è un ritorno. Morte, solo morte... eterna ed infinita. Un dolore sincero - il nostro essenziale, non ci importava di niente. Un'immagine della morte è solo quello che volevamo mostrare, la ragione e le conseguenze di tutte le sofferenze della gente dannata dalla vita in una crociata. Odiamo la vita! Odiamo la luce del sole e la pioggia! Odiamo qualsiasi manifestazione di luce o buio, ci protegge solo - l'angelo della morte.

Che posto occupa la letteratura nella tua vita? Hai alcuni scrittori preferiti?
Non sono un grande lettore. In ogni caso, mi piacciono i libri di Ivan Goll, Georg Trakl e degli espressionisti tedeschi, Thomas Mann e i libri sulla Seconda Guerra Mondiale, ad esempio il libro poco noto "Rudolf Hess" scritto dallo storico inglese Eugene T. Bird. Sono interessato nella letteratura della psicofonetica (comunicazione con i morti). Infine, sono affascinato dai libri recenti di Steven King, ma c'è qualcosa di incompleto. Il mio tema favorito nella letteratura è Gesù Cristo e le differenti interpretazioni sulla sua entità. Mi piacciono anche le storie mistiche di H.P.Lovecraft. Gli scrittori preferiti di Emilia sono Dostoevsky, Mann, Giovanni Verga, Italo Svevo e Luigi Pirandello.

Puoi citare i musicisti che ti hanno influenzato?
In passato ascoltavo molta più musica, ma adesso no. Posso dire che Pink Floyd, e Kraftwerk mi hanno definitivamente spinto nel mondo musicale. Anche gli Swans, Suicide, Johann Brahms, Alban Berg, La Monte Young, Laibach. Mi piacciono stili come la techno, tango, celtica e musica tradizionale ungherese. Penso che gruppi come i Sol Invictus interpretino i temi celtici molto bene.

Molti gruppi usano nei loro testi espressioni di filosofi e altri letteralmente li citano per guadagnare maggiore effetto. Segui anche tu quest'ottica??
Non penso. La nostra musica parla di sofferenza e disperazione. Le nostre immagini sono percorsi di sogni paurosi che si riferiscono alla vita, a questo paradiso perduto. Dietro la nostra musica definitivamente non c'è niente, eccetto le lacrime. Probabilmente è così.

Cosa pensi dello stato attuale della scena musicale?
All'inizio era come la follia. Così tante persone anormali che non incontreresti altrove. Parlo non del nostro pubblico, ma di tutti quei pseudo-musicisti, che, con tutto il loro essere snob e il pathos, invece, sembrano davvero buffi.

E riguardo il fatto che la maggior parte del vostro pubblico sono gli ammiratori della "scena nera"?
Di certo non dico di odiare la musica gothic. Abbiamo tanti amici che seguono questa direzione musicale. Nella nostra musica combiniamo gothic e stato d'animo scuro, e i gotici ci rispettano.

Emilia Jacono è nella formazione dal 1990. Cosa è cambiato col suo arrivo?
Mi aiuta a produrre gli album, e a volte lo fa indipendentemente, per esempio il CD "Todesengel" è stato pubblicato solo per merito suo, perché io lo volevo buttare (forse sarebbe stato meglio farlo). Nel 1990, quando il gruppo era pronto a sciogliersi, lei fece di tutto per impedirlo. Già da tanto tempo lei ha smesso di essere una semplice musicista, semplicemente non immagino il nostro gruppo senza di lei. Per la prima volta nella mia vita ho incontrato una donna così sensibile e acuta.

Perché hai scelto un nome tale per il gruppo?
I KIRLIAN CAMERA sono apparsi dopo aver scritto sei anni di musica sotto nomi diversi e con gente diversa. Quando la formazione definitiva fu decisa, era necessario prendere un nuovo nome. All'inizio volevo il nome Suicide Commando, ma questo nome era infelice, e inoltre esisteva già un gruppo con lo stesso nome. Ho chiesto agli amici di aiutarmi nella scelta, ma nessuno aveva un'idea. Proprio in quel periodo avevo un grande interesse nei fenomeni paranormali e ho focalizzato la mia attenzione su un dispositivo speciale inventato da Semion Kirlian per far foto all'aura del corpo umano. Così nacque KIRLIAN CAMERA. Lo so, questo nome non è brillante, ma dopo molti anni... è diventato un segno distintivo! E' la nostra forza, e continueremo ad andare avanti. Questo gruppo è passato tra tutti quelli che mi hanno avvisato di rimpiazzarne il nome. La gente crudele...

  • Hella Schrader

  • Italian translation: Adalberto Orrigo - 25.11.2004