Kronic web-zine, 06/2006

Fino alla fine del mondo
La creatura di Angelo Bergamini ed Elena Fossi si concede in esclusiva a Kronic

Finché il Colosseo sarà una meta turistica e non un sacrario... noi grideremo.
Solo i grandi gruppi riescono a far discutere, solo i grandi gruppi sanno stupire e spiazzare a ogni nuovo album. I Kirlian Camera appartengono di diritto a questo club, perché sono una band di razza che non parla al vento ma calibra bene ciò che vuol dire e a chi. Non ci sono dichiarazioni inutili o superficiali, c'è solo una schiettezza chirurgica di chi sa cosa vuole e ha il coraggio delle proprie idee. 'Coroner's Sun' è come chi lo ha composto: difficile, spiazzante ma sincero. Ci vogliono molti ascolti per capirlo, ma ha il grande pregio di non essere un lavoro banale, è musica sentita che trasmette emozioni. Siamo tornati a parlare con Angelo Bergamini della sua creatura, della nuova evoluzione dei Kirlian, di quanto sia importante il ruolo di Elena Fossi all'interno della band e di quanto velocemente stia affondando la razza umana. Le domande le ha fatte un tipo instabile, le risposte sono quelle di chi non ha peli sulla lingua e per questo merita sempre tutto il nostro rispetto.


La prima cosa che si nota prendendo in mano 'Coroner's Sun' è l'impatto visivo, nel senso che, a differenza del passato, in copertina ci siete voi e siete rivolti al pubblico. Scelta volontaria o casualità? A me sembra un modo forte, e giusto, di porsi nei confronti del pubblico, della gente in generale.
Un po' inedita, come scelta, sì. Questa volta ci tenevo proprio che la copertina ci ospitasse, se non altro nella seconda edizione, che poi potrebbe essere standardizzata, se Trisol segue il nostro consiglio. Credo tu abbia capito il senso di tale scelta.

Tra l'altro nella cover campeggia anche un 3. La si può definire la terza incarnazione/versione di Kirlian Camera?
Sì, si riferisce alla terza e definitiva incarnazione di KC, quella che amo e sento come la pił rappresentativa. E' molto bello mostrare un numero così positivo e forte. Ha carattere luminoso, come chi lo usa. In questo caso.

Musicalmente devo dire che ho avuto bisogno di molti ascolti per poterlo capire bene. In un certo senso mi è sembrato che la vostra ricerca musicale sia cambiata rispetto al precedente 'Invisible Front': 'Coroner's Sun' mi è sembrato in un certo senso pił "liquido". Cosa ne pensi?
"Coroner's Sun" si permette molto di pił di ciò che l'album precedente non abbia fatto. E' un lavoro deciso, fiero. Sembrerebbe "finale", anche dal titolo. Sperimenta con la voglia di costruire e non di fare voli acrobatici dal sapore di riempitivo. Melodia, passione, rabbia... Ne sono orgoglioso. A molti è piaciuto davvero tanto, ad altri no. Non è un disco che possa mettere tutti d'accordo e quindi sta facendo discutere. Si discuta pure. Noi abbiamo fatto ciò che dovevamo e volevamo. L'opinione degli altri, per me, è ormai inutile. Non siamo democratici, non crediamo nel dialogo quando è dato per scontato e non lo concediamo per forza. La Croce Rossa si trova ad un altro indirizzo.

'Kaczynski Code' ha forti influenze techno trance ed è freddissima. In un certo senso si può dire prosegua un percorso musicale preesistente in Kirlian Camera (ad esempio in 'Solaris') rivisto però in una ottica legata alla paura e all'angoscia della scoperta del fallimento umano?
Sì, nasce da Solaris e va ad incontrare una techno dal sapore consolidato, massificato, sulla quale sono riversati suoni pił industriali, nel finale. L'uso della voce resta invece atipico, così come la sua registrazione, fatta a pił strati su nastro, in tempo reale, sempre cancellando in parte ciò che pre-esisteva, in modo quasi casuale, fino al risultato definitivo che è un insieme di frasi cantate in pił momenti differenti tra loro.

A proposito di tensione: 'Illegal Apology...' è una canzone "affilata". Vi va di spiegarci il significato di questo brano?
I testi sono un piccolo manifesto di ciò che potrebbe accadere quando qualcuno ritenesse che il sole ha perduto fin troppo tempo, a splendere in cielo. Tempo di lasciare al ghiaccio l'ultima parola, per pulire il mondo dalle mosche. In che modo siamo coinvolti in questo? Siamo coinvolti. Una seconda puntata uscirà presto, sotto forma di "comunicato fantasioso", se qualche giornale la accetterà. Altrimenti non importa Niente ferma quello che deve accadere.

Mi raccontate come sono nati i synth sinfonici alla fine de 'No One Remained'?
Si trattava di dare un controcanto fatto di lirismo non umano, quindi sì strumentale, ma anche un poco "vocale", alla voce di Elena. Sono infatti presenti archi virtuali ed un Moog quasi cantante. Questo è il brano di KC che amo di pił, al momento, in generale. Peccato non l'abbia composto io, ma la stessa Elena. Quando parlo di accesso negato alla democrazia non parlo certo di evadere l'obiettività, d'altronde.

Uno degli aspetti che pił mi hanno colpito è lo spettro di emozioni che traspare dalla vostra musica; è come se a tratti si provasse un senso di pace interiore che viene quasi subito completamente cancellato da un'angoscia di fondo fortissima. Concordate? Si può dire rappresenti la situazione dell'umanità, che chiude gli occhi per non sapere e essere serena ma appena li apre scopre quanto la realtà sia terribile?
Federico, sembra proprio tu abbia ascoltato il disco! Ci sono ancora critici che lo fanno? Sarai mica matto?!? Tuoi stati mentali a parte, la prima metà della tua interpretazione è quella che pił mi piace, laddove non parli di umanità generica. La pace interiore di KC esiste da sempre, ma... è che non possiamo riposare, finché non avremo attaccato quello che noi consideriamo negativo, fino ad annientarlo. E' pesante. Hai paura e voglia di rilassarti, di rivedere quegli "angoli di paradiso che hai intravisto" e che forse non vedrai mai pił. Ma non vuoi interrompere la guerra che stai facendo in nome di qualcosa che ami pił della tua vita.

In certi momenti oltre al disincanto c'è della rabbia nel cantato, da dove deriva? Come fate ad avere ancora voglia di gridare?
Quante lacrime e urla, sono represse in noi... Tante da fare esplodere i timpani a Dio e Lucifero messi insieme. Finché il Colosseo sarà una meta turistica e non un sacrario... noi grideremo. Per le lacrime, quelle vere... verranno altri tempi. Adesso non si può.

Uno degli elementi che apprezzo sempre nei vostri lavori è la ricerca e la cura dei suoni. Ci sono stati in 'Coroner's Sun' nuovi accorgimenti che vi hanno portato a un livello di definizione e profondità tale?
Continuiamo a non usare pc né mac, finché umanamente possibile. Non tanto "per etichetta", quanto per divertimento e soddisfazione, infantile, forse, quest'ultima. Tentiamo sempre di convertire il suono grezzo in "scene di ciò che dovrebbe farci piacere ascoltare", quello che, per esempio, nelle colonne sonore di certi film ci ha colpiti, ma che... non era ancora troppo efficace, per il nostro sogno. Abbiamo metodi poco comuni, come lavoro... molto grezzi e, però, credo molto interattivi con le macchine, fino a farci permeare, fino a condurre loro in mondi reciproci.

All'interno del concept c'è il parallelismo tra l'evoluzione/involuzione umana e quella della macchina, ma perchè le macchine supereranno l'uomo? Quale sarà l'elemento che le farà vincere?
Hanno già vinto, le macchine degli uomini stupidi. Infatti, noi parliamo di macchine concepite ed usate stupidamente, così anche Ted Kaczynski, l'unico effettivo Unabomber. L'uomo delegherà alle macchine decisioni che non si sentirà pił di prendere. Per timore di sbagliare, timore a volte fomentato da apparati societari/aziendali crudelissimi e ben poco intelligenti, a cui però molti si assoggettano col sogno di raggiungere una posizione socialmente prestigiosa. Si parla, però, d'una società al collasso completo... Manca il vero prestigio individuale, in questa società, quello personalizzato e duro che chiamerei "dignità" e che regge a volte allo specchio del gabinetto. Troppo vittimismo, troppa negatività e troppe lagne garantite da una "democrazia titanica", tirannica ed associata ai poteri massonici che si spartiscono sinistra e destra politica, giocherellando con sviluppi tecnologici di cui neanche s'è scoperta la reale provenienza... Non si possono usare tecnologie che non si sanno usare! Si riesce infatti a manovrare una macchina, ma spesso non si capisce com'è fatta, da chi e soprattutto... per quale reale motivo. Non c'è consapevolezza da nessuna parte e si blatera di cose che quasi non si possono umanamente analizzare. L'occidente sta credendo in una propria supremazia tecnologica come vittoria finale e, quindi, sta perdendo.
Manca davvero una manifesta e luminosa dignità di questo "Occidente". Il popolo islamico se n'è accorto e vuole le nostre architetture. Ci si divertano. E' troppo tardi anche per loro. Noi non abbiamo questo problema: abbiamo K-Pax.

Cosa vedrà l'umanità nel voltarsi indietro a un secondo dalla fine?
Cosa vuoi che facciano?!? Piangeranno. Piangono sempre...

Qual è la vostra paura pił grande?
Essere costretti ad uccidere per farci capire.

Ogni vostro album è ricco anche di regali; in questo caso c'è un secondo cd con dei remix tra cui uno ad opera di :wumpscut:. Non essendo la vostra prima collaborazione avete voglia di raccontarci cosa vi lega a Rudy?
Possibile che ci siamo un po' affezionati per via di un incontro molto carino nel 1994, non saprei. So che lui a me piace per quello che riguarda il suo genere, soprattutto quando và in direzioni un po' aggressive. Gli riesce bene. Per quanto mi riguarda, non credo di essergli simpatico, ma questa non è una mia specialità. Credo ci rispettiamo.

Come è nata la partecipazione a 'Saw II'? Cosa vi ha convinti a collaborare?
Il bisogno di promozione, ci ha convinti a prendere parte alla seconda edizione. La musica l'abbiamo composta pensando a Dario Argento, piuttosto, o a certi film goticheggianti tipo "L'abominevole Dottor Phibes". "Saw II"... Michael Haneke è molto pił inquietante senza dovere comprare bidoni di sangue. Non abbiamo rispettato la trama del film.

  • Federico Tozzi

  • Taken from: http://www.kronic.it