Kronic web-zine, 02/2003

Alla ricerca della purezza

Dopo Stalingrad ora tocca a Siderartica; siamo tornati da Elena Fossi per parlare del suo nuovo progetto e scoprire come sia nel freddo e nel ghiaccio che si annidi la vera purezza dell'anima. "Night Parade" non è solo un interessante album di elettronica, ma è soprattutto un invito alla ricerca; guardarsi dentro per scoprire se stessi, guardarsi dentro e imparare ad amare uno scorcio di cielo.

Iniziamo da Siderartica: quando nasce? Cosa ti ha spinto a realizzare un nuovo progetto?
L'idea di Siderartica è nata nel 2001. Era già un po' che pensavo di realizzare qualcosa di "personale" e avevo dei pezzi in testa, che poi si sarebbero risolti in "Night Parade". Senza dubbio, mi sento perfettamente a mio agio con Kirlian Camera e mai, in nessun modo, limitata, ma le idee sono tante e spesso non si riesce a condensarle tutte in un solo progetto, anche perché si rischia di far perdere l'identità allo stesso. Così ho pensato, con la benedizione di Angelo, di far nascere questa nuova entità e di farla convivere con le altre, cercando di rendere indipendenti l'uno dall'altro i tre progetti.

Lo si deve considerare una specie di side-project oppure una band vera e propria? A questo riguardo come è nata la collaborazione con Andrea Fossi e Andrea Savelli?
No, nessun side-project, ma un gruppo a tutti gli effetti. La collaborazione con gli altri due? Ho pensato che per Siderartica mio fratello e Andrea S. sarebbero stati adatti, perché non sono sicuramente nuovi a queste atmosfere; già qualche anno fa abbiamo collaborato insieme in un gruppo chiamato "La Fille Biaise", un bellissimo ricordo, per altro, ma dal quale sono usciti fuori solo 2 o 3 demo-tape; quindi siamo già testati e con loro mi sento ben equipaggiata!

Dalla copertina al nome Siderartica fino al sound e ai testi, tutto da un senso di "drammatico freddo". La realtà in cui viviamo è davvero così glaciale? Ci vuoi parlare del significato di questa continua metafora?
La realtà non è glaciale, non nel senso che io attribuisco a questo termine. Il freddo, la neve, la glacialità sono la vera purezza dell'anima. Ultimamente questo pianeta sembra un enorme cassonetto di rifiuti! Così cerco di sottolineare, come mi è possibile, il valore di una vita dedicata alla ricerca della purezza, in contrapposizione allo squallore che sporca sempre più spesso tutto quanto.

A questo riguardo avrei una curiosità su "Arkhangel'sk": Arkhangel'sk è anche una città in cui venivano deportati i dissidenti politici sotto lo zar. Ancora una volta la Russia e ancora una volta quel senso di freddo che pervade tutto il vostro lavoro. Ci sono collegamenti?
Non ho mai visto quella città, ma è come se avessi dei ricordi lì, o delle proiezioni. Ho pensato più volte che, se un giorno dovessi raggiungere uno stato di quiete, è lì che potrei trovarlo. Quando tutto rimane indissolubilmente pervaso dal grigiore, è lì che potrebbe avverarsi il mio sogno di morte, nel ghiaccio di quella città... No, non ho scritto questo testo riferendomi alla tirannia zarista.

Passando ai brani: avete scelto di fare una cover di "Atmosphere" dei Joy Division. Perché proprio loro e perché proprio quella canzone?
Loro sarebbero potuti essere anche altri, la canzone no. E' così vicina alla verità...

Leggendo i testi mi è sembrato che tu abbia toccato spesso il concetto di dio, l'idea di un'entità ingannevole e sfuggente costruita dall'uomo, e penso a brani come "Seasons of the world" e "Cena chimica". Ce ne puoi parlare?
Il vero Dio, quello che io considero essere l'energia vitale della bellezza non appartiene a questa realtà. L'idea di Dio che è stata formulata dalla gente è ben lontana da questo. E se siamo stati creati a sua immagine e somiglianza non oso pensare che razza di mostro sia. Mi piace pensare ad una forza suprema, che cooperi con noi, ma qui le persone sembrano burattini inutilmente ubbidienti per paura che altrimenti non venga concesso loro il Paradiso, che un tramite come la chiesa, decide di divulgare, traducendo deliberatamente il volere del padrone. Ma si sa, la vita non è tutta sborra e fiori...!

Un'altro tema che ritorna credo sia la fragilità dell'essere umano visto sotto una luce carica di sfiducia e delusione. In "Explosive die" lo definisci microbo astuto. "Night Parade" è un album pessimista o un lavoro che contempla in maniera del tutto distaccata il futuro e i misteri della vita dell'animale uomo?
La fragilità dell'uomo risiede nel fatto che, finché continuerà a proclamarsi animale non ci sarà per lui nessuna speranza. Io non sono affatto pessimista, ma la mia sfiducia negli esseri umani - non in tutti però - nasce dal vedere una società educata, e poi comodamente abituata, ad essere moralista, senza però avere una propria morale svincolata da quella della massa. Tale sfiducia da parte mia non può essere evitata finché i più razionali saranno coloro che prendono voti alti a scuola o ottime promozioni al lavoro e scorreggiano beatamente davanti ad un meraviglioso scorcio di cielo...

Una cosa che mi ha davvero colpito è la tua capacità di svariare su così tanti registri con la tua voce. Riesce ad essere calda e distaccata. Drammatica e allo stesso tempo carezzevolmente desolata. Inoltre credo che in "Night Parade" tu abbia potuto dare via libera alla tua voce, sperimentare e offrirle un ruolo di primo piano che nel passato non aveva ancora avuto. Concordi?
Il fatto che si possano sentire certe cose mi riempie di gioia, perché non è facile trasmettere sensazioni forti senza cadere nella finzione, o senza esasperarle con una tecnica eccessiva. Questa per me non è stata una vera sperimentazione, ho semplicemente lasciato andare i miei sentimenti; ciò che stavo sentendo in quel momento doveva attraversare le menti e i cuori di chi può capire...

Sul libretto c'è scritto che non vi siete serviti di sampler e pc/mac. C'è una spiegazione tecnica per questa vostra scelta? Quali credi siano le differenze che rendono migliore un sound realizzato con strumenti come il Roland MC-505?
E' molto semplice: in quel momento non eravamo molto "attrezzati", la nostra strumentazione lasciava un po' a desiderare. L'unica macchina valida che avevamo era una Roland MC-505, con la quale, appunto, abbiamo lavorato in "Night Parade". Abbiamo cercato di non usare preset e, in un secondo tempo, di manipolare i suoni fatti con filtri esterni, così da renderli un po' più variopinti. Tutto qua. Credo che nei nostri prossimi lavori avremo la possibilità di servirci anche di altri strumenti e, perché no, di qualche campione, ma sicuramente non scarteremo l'idea di continuare a giocare con il nostro bel trabiccolo.

Kirlian Camera, Stalingrad e ora Siderartica: tutti gruppi con un suono tagliente e spesso glaciale. Non hai mai pensato di cimentarti in un sound più "caldo", metterti alla prova su qualcosa di completamente diverso e fuori dal tuo "territorio"?
Ho lavorato per 6 anni in due scuole di canto, dove per tutto il giorno ero a contatto con musica "calda" e voci che chiedevano di diventare "calde". E' stato sinceramente importante e costruttivo per me, ma per qualche anno non voglio Tine Turner tra le scatole! Magari se ne può riparlare più avanti!
Un'ultima curiosità: l'album è uscito prima in confezione box a tiratura limitata e in seguito come normale cd. Come mai questa scelta?
Non è stata esattamente una scelta pianificata, nel senso che l'album sarebbe dovuto essere fuori lo scorso Aprile, ma così non è stato, e per una serie di "incidenti di percorso" è potuto uscire solo a Settembre. Così la nostra etichetta, Shadowlab, ha pensato di promuoverci mettendo in risalto "Night Parade" con una confezione particolare che precedesse l'uscita del disco standard.

Ci sono novità sul futuro di Siderartica che ci puoi svelare?
Sì, sta per uscire un singolo, penso intorno a Febbraio/Marzo, che contiene un paio di pezzi presi da "Night Parade", uno remixato dai tedeschi Y-LUKO e uno dagli americani Morph. Ci sarà naturalmente un inedito con il titolo omonimo del disco, "Shapes and colours from the land of God". Per quanto riguarda i concerti, tra fine Aprile e inizio Maggio faremo un mini-tour che prevede la presenza di Kirlian Camera, Siderartica e Stalingrad a Waregem, Schloss Püchau, Rostock, Kopenhagen e Londra.

  • Federico Tozzi

  • Taken from: http://www.kronic.it