Godt web-zine, 01/1998

I Kirlian Camera vengono da Parma, Italia e sono attivi dagli anni '80, con parecchi cambi nella formazione. I membri di oggi sono Ivano Bizzi, Barbara Boffelli e Angelo Bergamini. Hanno pubblicato molti dischi negli ultimi anni, che possono essere considerati come album dark wave.

Godt: Abbiamo ascoltato l'ultimo minialbum proprio oggi e ci siamo meravigliati dei cambiamenti nel vostro stile. Qual è il background (musicale) per questo lavoro?
Angelo: Può essere descritto come la combinazione di freddi ritmi e alcune linee melodiche udibili. Le mie radici sono nella musica elettronica degli anni '70, sono grandicello, ho passato i 40! (ride) Ho cominciato con i synth analogici ed estetica new-wave, e ho progredito il mio interno attraverso alcuni periodi scuri. No, non il mio proprio interno... Provo a far mescolare questo stile anche dagli altri membri dei KC. Comunque la musica elettronica si sta espandendo in troppe direzioni nella scena della musica moderna, non è abbastanza buona, e il mio scopo è sviluppare il mio stile personale. Ogni prodotto dei KC mostra alcuni piccoli cambiamenti, perché il gruppo stesso sta cambiando di volta in volta. Io sono il solo "sopravvissuto" della prima formazione.

Godt: Dov'è Emilia? (è stata la vocalist del gruppo negli ultimi anni)
Angelo: Emilia è diventata un medico, in un centro di cardiologia. Lei deve seguire la sua propria via, ma forse lavoreremo insieme in futuro. Non è scomparsa.

Godt: Come descriveresti il tema principale di "The desert inside"? Cosa vuoi esprimere con questa canzone?
Angelo: Sì, il titolo spiega tutto. C'è una connessione tra la mia vita e la struttura ritmica di questa canzone. La mia vita è fredda, e anche il ritmo è molto freddo e gelido. La musica è tutta sul concetto di purezza e solitudine. E questo deserto è un deserto di ghiaccio - ho provato ad esporre il mio deserto interiore. E' tutto.

Godt: E il tuo soggiorno in una clinica per malati di mente? E' stata anche questa una fonte di ispirazione?
Angelo: Naturalmente. Per sfortuna, sono andato in varie cliniche in questi anni. Negli anni '80 la mia salute mentale stava migliorando, ma oggi mi sento davvero male. Ma provo a mantenere un equilibrio, con l'aiuto del mio psichiatra.

Godt: Cosa puoi dire dei nuovi musicisti dei KC, Barbara e Ivano?
Angelo: Penso che Barbara è veramente una brava cantante, l'ho incontrata in Italia l'anno scorso. Mi piace molto la sua voce. Ivano lavora con noi dal 1990, quindi non è uno nuovo.

Godt: Alcune canzoni hanno testi in tedesco, che sembra essere molto utile per gli ascoltatori tedeschi. Ma "The desert inside" esiste solo in versione inglese. Perché?
Angelo: Il linguaggio è importante per me quando mi concentro sulla composizione. Recentemente, l'inglese è più appropriato, ma un'altra ragione è rendere i testi comprensibili per i nostri ascoltatori stranieri, come hai detto. Devo ammettere che il mio tedesco non è perfetto, e anche il mio inglese... così lo migliorerò.

Godt: Bene se intendi i fan, puoi evidenziare la differenza tra voi italiani, i fan francesi e tedeschi?
Angelo: Sì il pubblico è molto diverso in questi paesi. Ci sentiamo come un gruppo tedesco e ci piacciono i fan tedeschi più di chiunque altro. Anche la gente ci considera un gruppo tedesco, e questo è un momento molto importante - ho sempre pensato alla Germania come se fosse il mio luogo natio. Ma ancora non parlo tranquillamente il tedesco, purtroppo.

Godt: Cosa faranno i KC in futuro?
Angelo: I miei piani sono per un album orchestrale, voglio comporre pezzi per un'orchestra sinfonica con l'aiuto di alcuni amici. Attualmente questa è una raccolta di vecchi canzoni, inedite e singoli degli anni '80, che suona completamente diversa, ma ancora strana. Un nuovo album dedicato al nostro passato, ma chi lo sa, può anche essere dedicato al nostro futuro...

  • Autore Sconosciuto

  • Taken from: http://www.magdeburg.magazin.de/godt

  • Italian translation: Adalberto Orrigo